I giovani e il futuro

18.05.2024

Il personaggio di Peter Pan rappresenta il divario tra vita adulta e infanzia; crescere equivale a perdere l'innocenza e la spensieratezza che contraddistinguono i bambini. Allo stesso tempo significa vivere nel mondo crudo e disilluso dove non si può essere felici per sempre.


Comunemente verrebbe da pensare che i ragazzi giovani stiano attraversando il periodo più bello della vita, ricco di gioia e spensieratezza ma in realtà sono molte le preoccupazioni che affliggono gli adolescenti e i giovani adulti, che rendono incerta e grigia l'immagine del futuro. Ansie fisiologiche dell'età, alcune, altre dovute a difficoltà contestuali all'epoca che stiamo vivendo.

Le paure rispetto al futuro che emergono più frequentemente riguardano il timore di non trovare lavoro, di non riuscire a raggiungere una propria indipendenza economica e quindi iniziare una vita autonoma rispetto alla famiglia d'origine, il dubbio di aver intrapreso un percorso di studi sbagliato e più in generale di non riuscire a fare le scelte giuste rispetto al futuro.

Il denaro vincola i ragazzi perché spesso e volentieri li porta ad abbandonare i propri sogni e le proprie aspirazioni future (spesso questo avviene agli artisti, ai musicisti, agli scrittori, ai fotografi, ecc…) per fare lavori che li porta ad un guadagno immediato.

Il periodo in cui aumentano le incertezze è proprio quello tra la tarda adolescenza e la vita adulta, epoca in cui non ci si sente più ragazzini ma ancora molto spaventati del doversi assumere le responsabilità, reali o presunte, dei "grandi". Ecco perché si ha l'ansia costante dei voti scolastici che potrebbero possibilmente portare a pensare a un fallimento futuro. Negli anni il tasso dei suicidi tra i giovani per questo, ed altri, motivi è aumentato notevolmente.

L'incidenza del suicidio è particolarmente elevata tra i giovani, rappresentando la percentuale più importante sul totale dei decessi. Ogni anno, quasi 46.000 bambini e adolescenti tra i 10 e i 19 anni si tolgono la vita in tutto il mondo, circa uno ogni undici minuti. Sono tra 3700 e 4000 le persone che ogni anno si tolgono la vita in Italia (dati Istat relativi al periodo 2016-2020). Il dato riferito ai giovani tra i 15 e i 34 anni registrato nello stesso periodo è in media di circa 500 suicidi.

Nel 2021 sono stati 220mila i ragazzi tra i 14 e i 19 anni insoddisfatti della propria vita che, allo stesso tempo, si trovano in una condizione di scarso benessere psicologico, e la pandemia non ha sicuramente aiutato. Se i giovanissimi sono senza dubbio stati i meno toccati dagli effetti fisici della pandemia, allo stesso tempo, però, sono stati profondamente segnati dagli effetti del lockdown, privati della scuola e della vita sociale. Il 44% dei teenagers, secondo i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitensi, all'inizio del 2021 si sentiva senza speranza e continuamente triste.

Quando si parla di futuro non si può che pensare al grande poeta romano Orazio, famoso per aver trattato il tema del "carpe diem". Egli esorta a godere del presente e in particolare delle gioie dell'età giovanile, senza nutrire speranze eccessive nel futuro. Da questa riflessione nasce il suo celebre invito a cogliere il momento fuggente prima che sia troppo tardi. 



- FIGUCCIA MARIA

Blog del Liceo Classico di Marsala-Laboratorio di scrittori digitali
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